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venerdì 13 maggio 2011

One less car?

immagine presa da flickr e di proprietà dell'autore: http://www.flickr.com/photos/22964443@N08/

In questi giorni oltre ad andare a zonzo per il paese - con un paio di puntatine di una trentina di chilometri su strade extraurbane - ho passato un po' di tempo ad andare a zonzo per la rete a cercare informazione sui vari movimenti legati al ciclismo urbano. Quelli che organizzano le critical mass eccetera, per intenderci.
Trovo che la promozione del ciclismo urbano sia un'ottima cosa: la bici non consuma benzina, non si pagano tasse nè assicurazione, non c'è nemmeno l'obbligo di indossare il casco, anche se qualche nazista represso vorrebbe introdurlo. Oggi il computerino segnava 100km, i miei primi 100 km in bici, percorsi in pochi giorni prevalentemente in città o con brevi gite fuori porta. E ho scoperto che la bici spesso è più pratica dell'auto, più piacevole da usare, in poche parole sono felicissimo di essermi messo di nuovo su due ruote.
Tuttavia in giro per la rete ho letto anche delle colossali stronzate, integralisti della bici che considerano l'auto come la piaga del secolo, come una sorta di mostro da combattere e possibilmente distruggere ed eliminare per sempre. Ho letto di persone che non usano mai l'auto per principio, e che non si fanno nemmeno dare passaggi, sempre in nome di una assurda presa di posizione. A simbolo di tutto questo l'immagine di cui sopra, con un pugno che distrugge un'automobile.
Trovo tutto questo incredibilmente stupido: l'auto è un mezzo straordinario, che ha permesso a intere generazioni di vivere meglio. Se non esistessero le auto vedrei la mia ragazza una volta al mese, dato che vive in un altra città.
Sì, esistono i treni e le varie forme bici + treno, ma vorrei vedervi qui in sicilia farvi siracusa - messina in bici + treno. Dovreste partire un giorno prima, garantito.
Ogni mezzo ha i suoi pro e i suoi contro: amo la calma, il silenzio, la sensazione di libertà che solo la bici può dare. Amo il senso dell'avventura che si prova quando si inizia a pedalare via dalla propria città e il mondo tutto d'un tratto sembra più grande, variegato, multiforme, misterioso.
Detto questo, mi esalto anche per le cromature e il rombo di un'harley davidson, o per quella sensazione che si prova viaggiando in autostrada nel cuore della notte con il proprio disco preferito che suona nello nello stereo della macchina. E adoro andare ai rally e alle cronoscalate e vedere sfrecciare le WRC o i prototipi a velocità folle su per un stradina di montagna. Non c'è nessuna contraddizione in tutto questo, sono cose diverse, sensazioni diverse, piaceri diversi.
E usi diversi. Andare in bici deve essere una possibilità, un piacere, non un limite e nemmeno la scusa per scatenare stupide e inutili guerre di categoria. Anche perchè questo approccio "ostile" alla fine è controproducente rispetto agli scopi che questi movimenti stessi intendono perseguire.
Mi piacerebbe leggere le vostre opinioni in merito, perciò se volete commentate e dite la vostra.
Alla prossima.

martedì 10 maggio 2011

Ciclismo urbano

Dopo un pomeriggio di pallosissimo studio esco dalla porta, inforco la bici e mi dirigo verso casa. Non faccio nemmeno cento metri che a terra cominciano a comparire tante piccole macchioline scure...quanto tempo ho prima che inizi a piovere seriamente? Non lo so, ma è meglio muoversi.
Accendo il motore, setto l'assistenza su sport, ingrano la terza e via, a tutto gas verso casa. O a tutta corrente dovrei dire. Pedalo come un forsennato, mi infilo nei vicoli per evitare il traffico, scanso le buche a rotta di collo, dribblo le automobili in fila, freno, scalo due rapporti e volo oltre le curve a gomito, oltre le vecchiette che si affacciano dalle finestre con il naso all'insù, oltre i bambini che continuano a giocare a pallone per le strade, oltre i sampietrini del centro, oltre le auto con la musica a palla, oltre la preoccupazione di rimanere sotto la pioggia.
Arrivo quasi davanti alla porta di casa e smette di piovigginare. Credo che non se ne sia accorto nessuno di queste 4 gocce, ma chi se ne frega? Bellissimo comunque.